09 Gennaio 2020
Apple non è riuscita ancora a far breccia nel mercato indiano, nonostante gli sforzi fatti per conquistare quote di mercato spostando parte della produzione degli iPhone in loco. Secondo un recente report di Bloomberg, la strada da percorrere è ancora lunga, visto che nella prima metà dell'anno Apple ha venduto poco meno di un milione di iPhone nella popolosa regione asiatica.
Come conseguenza dei risultati al di sotto delle aspettative, Apple ha dato il via ad un processo di riorganizzazione dell'organigramma - tre dirigenti avrebbero lasciato l'azienda - e delle attività svolte nella specifica area geografica. Nel 2017, secondo i dati di Counterpoint Research, Apple deteneva in India un market share pari al 2% ed ha venduto solo 3,2 milioni di iPhone.
L'India è il terzo più importante mercato per quanto riguarda gli smartphone, ma l'utenza è maggiormente orientata ai dispositivi di fascia medio-bassa, circostanza che non premia i prodotti Apple, che si posizionano in quella alta. E' ancora prematuro stabilire se la casa di Cupertino avrà possibilità di farsi strada tra i competitor a seguito della citata riorganizzazione delle attività.
Nonostante le prestazioni non brillanti, se comparate a quelle registrate da Apple in altri importanti mercati internazionali, il CEO Tim Cook ha sottolineato a maggio scorso che il fatturato prodotto dalle vendite degli iDevice in India ha fatto registrare un nuovo record nella prima metà del 2018.
Commenti
Ti piacerebbe ma non è così
Si ma non siamo nell'ordine del milione, in India anche i ricchi non scelgono iPhone, perché appoggiano aziende interne o vicine e fanno benissimo
Loool ovviamente per te Apple va bene pure quando va male. Prova a chiamarli e spiegarli questo punto di vista, visto che per loro è un fail
Si ma il reddito di cittadinanza non è per sempre, se non riesci a trovare lavoro entro un limite di tempo prestabilito, si parla di 2-3 anni, perdi il diritto. Inoltre chi ha già un lavoro si guarda bene dal licenziarsi per prendere il sussidio.
Si ma controbilanciato da un eccessivo incentivo al non far nulla. Perché 700€ a famiglia, con stipendi che nel sud Italia spesso stanno tra i 1000 e i 1200€, sono sufficienti a farti desistere dal far sforzi e accontentarti. E lo dico da siciliano, non da svedese in ferie...
Sicilia, e non è stata meno generosa. Ma se sei un pendolare, cioè ricadi nell'area interurbana che non ti consente l'accesso neanche alle case dello studente (e si parla di circa 70 km di raggio) coniugare lezioni, studio e riposo, quando fai circa 2 ore sui mezzi ogni giorno, diventa complesso.
Inoltre le borse di studio, anche per i fuori sede, sono sufficienti a coprire i costi solo in poche regioni, per esperienza diretta da "lavoratore fuori sede" posso dirti che chi studia a Milano con la sola borsa di studio riesce a pagarsi a mala pena quattro mesi di affitto...
iPhone non è più percepito come oggetto del desiderio
Parliamo sempre e comunque di quasi un milione di esemplari venduti, non di trecento iPhone. Parliamo di una nazione economicamente povera, ma vi posso assicurare che chi si può permettere un certo stile di vita per la tecnologia sceglie Apple (come succede un po' ovunque, d'altra parte, inutile nascondersi dietro un dito). E non soltanto iPhone, ma anche Mac, iPad, Watch ed AirPods. La fonte è un indiano in Italia da qualche mese che ha tutti questi strumenti e che compra Apple da ben prima di venire in Italia.
Non è l'unico fattore ovvio, e ci sarà un'altro millione con un S9 e uno con un P20 per dire, ma i numeri bassi sono imputabili ai prezzi di questi device. non ad una scelta di qualsiasi tipo (etica/commerciale).
No iphone needed to sho boob and vagene
Secondo te su 999 milioni + 300 mln, 1 mln è un numero rappresentativo di qualcosa?
È evidente che ci siano altri fattori oltre al piu pvidente costo
Infatti non ho detto questo. Anzi
Parlo dalla mia condizioni di studente in sede e forse ho più fortuna rispetto a te, mi spiace par la vitaccia ma l'importante è che tu sia riuscito:)
Ogni Università poi gestisce in maniera diversa le tasse da pagare... io a Genova sono molto fortunato, essendo nella no tax area pago esattamente 0€ di tasse ed inoltre la regione mi da una borsa che include il servizio di ristorazione + un ammontare monetario che eccede decisamente le spese che sostengo per la mia formazione
Unbpasao alla volta.
Intanto uno degli effetti del reddito di cittadinanza è quello appunto, come hai accennato, di evitare ricatti del mondo del lavoro e rendere il cittadino più libero.
23k annui se si parla di ISEE normale, ma come ben saprai per l'Uni serve l'ISEE U che avvantaggia molto il dichiarante, specie nel caso di famiglie numerose.
Siamo tutti d'accordo che anche con le varie borse uno studente borsista viva in modeste ristrettezze visto il reddito modesto, ma tante persone fanno passare l'Università come solo una cosa per ricchi, sbagliando. Dalla mia esperienza diretta il numero di persone che paga 3.000 € di tasse è praticamente medesimo rispetto a chi va gratis
Basterebbe agire con un deciso taglio alla burocrazia e far ripartire gli investimenti pubblici, anche usando i fondi europei ad oggi sprecati o non usati. Poi il resto lo si potrebbe fare con calma, ma sempre pensando al lungo periodo. Riforma del lavoro, del fisco e dell'istruzione, tutte e tre andrebbero fatte in contemporanea pensando non all'oggi, ma alla generazione del prossimo decennio al minimo
Io lo sostengo, in un'ottica diversa dalla tua, perché io sono per il reddito universale, dato a chiunque, sia occupato che no. Servirebbe ad evitare i problemi occupazionali indotti dei processi di automazione nelle industrie e contemporaneamente essendo integrativo e non sostitutivo, non sarebbe disincentivante al lavoro. Semmai renderebbe quelle offerte di lavoro da semi-schiavi (certi call center ad esempio) o in nero, rifiutabili con molti meno problemi.
Ma non lo si fa tagliando le pensioni dei parlamentari, serve una riforma fiscale prima, una riforma del lavoro, una riforma del sistema istruttivo. Un sistema fiscale meno oppressivo per le medio e piccole imprese e regole del lavoro anche pro-imprenditori, che devono comunque avere l'incentivo a investire in Italia, una riforma dell'istruzione che metta al centro i corsi serali e professionalizzanti per i disoccupati di lungo corso, che andrebbero veramente riqualificati.
Io per studiare spendevo, da pendolare, in media 100€ al mese per 8-9 mesi. Più circa 300€ di tasse annuali. Con la borsa di studio riuscivo a coprirmi le spese, ma praticamente senza alcuna vita residua fra le ore spese sui mezzi e quelle a lezione, partivo alle 6.30 di mattina e spesso tornavo alle 20. La voglia spesso non bastava, perché non avevo il tempo materiale per studiare e sono finito fuori corso anche per questo. Ho dovuto iniziare a far dei lavori part time nel weekend per poter riuscire a pagarmi una stanza e magicamente la seconda laurea l'ho fatta perfettamente nei tempi, come quei figli di papà che avendo una buona famiglia dietro avevano avuto in regalo l'auto per gli spostamenti e magari pure la stanza pagata dai genitori.
Quindi per favore, evita di esagerare. Per studiare servono anche i soldi.
23K annui sono circa 1300€ al mese, una cifra che per una famiglia di 4 persone è sufficiente per coprire le spese. Sicuramente non sono poi le tasse il problema, uno studente è soprattutto una persone che nel 90% non lavora, e che quindi ha un budget estremamente ridotto per la sua vita. E te lo dico perché ho studiato fino ai 26 anni, quindi so bene che periodo di me.da è stato, non avendo una famiglia con un reddito elevato dietro
Cellulari?
Ah ah ah ah ah ah....
apple produce in india i cellullari destinati al mercato indiano.
Leggi prima di scrivere.
Sono parzialmente d'accordo con te, ma non è così facile da giovane stare nella no-tax area. Se dichiari 0 assurdamente rientri in fasce più alte, le possibilità ci sono è ovvio e il discorso sui lavoratori laureati regge, ma non è così facile. Oltre le tasse universitarie ci sono gli spostamenti, altro materiale didattico da acquistare e diverse spese da affrontare. Lo so perchè lo sto vivendo con mia moglie che con una triennale 2 master e una magistrale, l'unica possibilità che le si è aperto appena usicta è il dottorato e anche se con borsa di studio ci rimetti lo stesso per un paio d'anni.
Non potersi permettere un iPhone non vuol dire per forza star male, è come se qua costasse 15.000 € non è che se non lo compri sei povero (aldilà del sarcasmo ovviamente), ma diventa un investimento a perdere.
S9 e la serie note costano tanto quanto un iPhone e vendono tanto quanto. Non è solo questione di soldi o brand è proprio la fascia High end che non ha molto senso in india.
Un millione a quanto pare, e credo sia abbastanza veritiero il numero. Non credo si tratti della non volontà di acquistarlo, ma proprio del non poterlo comprare. Per un operaio possono anche essere 2/3 anni di stipendio (in media 70/80€ mensili se sono fortunati.) visto il costo in india dei prodotti Apple.
dipende per chi si lavora eh..conosco gente che ha parchi, elefanti, pavoni ecc in india..ci parlo spesso con gli indiani per lavoro...dipende anche dalle zone..hanno cmq un indice di gini pari a 0,325..non malaccio
be, ha un indice di gini uguale a 0,325....penso parecchi..conta che sono più di un miliardo!
C'è mica molto bisogno di riorganizzare l'organigramma, non hanno soldi non comprano telefoni costosi. Problema risolto datemi un milioncino.
Al contrario cosa che ho scritto la stessa cosa? La valutazione del valore è personale.
Anche la tua valutazione è personale.
Giustamente
Al contrario invece, significa proprio che è soggettiva e non reale, cioè percepita, ma soprattutto manipolata
In india hanno il loro mercato smartphone oltre ai brand oppo e vivo che sono ovunque credo sia impossibile poter vendere grosse quantita di aifon. Apple riprovaci sarai piu fortunata..
Chiamiamolo credo religioso....
in india guadagnano mediamente 100 euro mese, quindi è come se un iphone 8 qui costasse 12.000 euro... anche io non lo comprerei per credo religioso....
Si però bisogna valutare anche che la percentuale di ricchi è molto più bassa rispetto alla Cina con cui si faceva il confronto nell'articolo....
Hanno valutato che mediamente guadagnano 1 decimo di un italiano e un ventesimo di un americano? :S
lol
ma sai cos’è il terzo mondo? ovviamente ero ironico
Dunque secondo te non saremmo parte del terzo mondo
ripeto, se non fosse per l’Unione europea saremmo parte del terzo mondo
C’è molta più infelicità nel ricco e avanzato Occidente che in tutto il resto del mondo.
È un malessere sociale che viene dal profondo, dagli egoismi, dalle solitudini, da una ricerca spasmodico del bene materiale a discapito di quello spirituale e morale.
"Ma loro sono felici così"... io lavoro con parecchi indiani (ingegneri che sono emigrati in europa e stati uniti). Quasi quasi gli chiedo se, in virtù della loro filosovia di vita, gli va bene di tornare ad essere poveri... :)
A differenza della Cina dove lo stile di vita occidentale ha un grand appeal, (e l'iphone lo può rappresentare alla grande, meglio di qualunque altro prodotto, potendo essere tra l'altro un oggetto alla portata di molti), l'India con la sua cultura millenaria, la sua filosofia e religione e la sua chiara identità culturale, ne è assai piu immune.
Ovvio che Apple, che fa del suo brand (tra l'altro con un'immagine a sfondo religioso occidentale) il suo valore aggiunto, non attecchisca piu di tanto.
Se ci aggiungiamo che l'iphone (almeno i nuovi modelli) si fa in Cina, il quadro è completo.
Considerato il numero modesto di dispositivi venduti, è chiaro che le priorità sono altre, gli status symbol passano in secondo piano quando stenti a portare a casa cibo per sfamarti, fino a che non si raggiunge un certo livello di benessere, fare il figo con un iPhone non ha senso in questo paese.
in un altro stato si, ma in italia è solo una truffa perpetrata da gente che lavora a nero o non ha voglia di lavorare, basta guardare le ultime votazione l'italia divisa in 2
se siamo a questo punto è anche colpa dell'unione europea, non certo un suo merito. Apri gli occhi.
ha detto più non meno.
C'è una larga fetta della popolazione indiana che vive ancora nella miseria e nella povertà.
Ma loro sono felici così, hanno una cultura, una religione e una filosofia di vita diversa dalla nostra.
Il lavoro come si crea se non mettendo in circolo il denaro e non lasciando nessuno indietro?