26 Febbraio 2018
Apple è da sempre molto attenta ad esercitare un stretto controllo dei suoi prodotti e servizi, al fine di limitare le possibilità che i dati dei suoi utenti, specialmente quelli salvati sul cloud, possano essere compromessi o intercettati da qualsiasi agente esterno, anche di stampo governativo. Sebbene la casa di Cupertino abbia mostrato in passato, come nel caso di San Bernardino, di non voler scendere a compromessi sul tema della sicurezza, esiste una regione del mondo nella quale Apple ha dovuto mettere da parte il pugno duro per garantirsi la permanenza in quel mercato: parliamo della Cina.
Con i suoi quasi 1,4 miliardi di abitanti, la Repubblica Popolare Cinese rappresenta uno dei principali mercati al mondo per pressoché qualsiasi genere di attività commerciale, a patto che queste siano disposte a trattare con il governo locale per consentirgli di esercitare il controllo dei dati che colpisce in egual modo le aziende cinesi. Sino ad ora Apple è riuscita a mantenere un buon livello di indipendenza che le ha garantito di essere l'unico produttore occidentale di rilievo in questa piazza e di poter fornire servizi con un livello di sicurezza e privacy praticamente identico rispetto alle altre aree del mondo, tuttavia qualcosa sta per cambiare.
Entro la fine di febbraio Apple trasferirà la gestione dei propri server di iCloud destinati al mercato cinese, dandola in appalto alla locale Guizhou-Cloud Big Data (GCBD). Si tratta di una mossa che non ha precedenti per la casa di Cupertino e che, stando alle dichiarazioni ufficiali, ha lo scopo di migliorare la velocità dei servizi per i clienti e di adeguarsi alle normative cinesi. Il passaggio della gestione delle operazioni iCloud nelle mani di GCBD ha sollevato la preoccupazione di diverse agenzie no profit, tra le quali Reporter Senza Frontiere, che ora teme che il governo cinese possa accedere ai dati salvati negli account iCloud di molti reporter sparsi per il paese.
Inutile girarci intorno: il problema riguarda ovviamente l'illegalità (per le norme locali) dei dati scambiati da giornalisti, blogger e reporter che documentano i molteplici lati oscuri della Repubblica Popolare, a partire dalle ambigue posizioni sulla salvaguardia dei diritti umani. Sino ad ora iCloud ha rappresentato una sorta di zona franca che ha permesso ai reporter di fare il proprio lavoro e testimoniare in prima persona lo stato della situazione in Cina, ma le ultime mosse di Apple potrebbero mettere in pericolo la possibilità di continuare ad esercitare liberamente questo genere di indagini e inchieste.
Il consiglio offerto da Reporter Senza Frontiere è quello di chiudere i propri account iCloud e trasferirne il contenuto su altri servizi. RSF si era già dichiarata preoccupata della crescente collaborazione tra Apple e il governo cinese, citando in particolare la rimozione delle applicazioni VPN dall'App Store, fatto che ha compromesso notevolmente la possibilità di accedere ad una connessione libera dai vincoli della Grande Muraglia, l'enorme firewall di stato che filtra tutto ciò che entra ed esce dalla rete cinese. In quell'occasione Apple si giustificò dicendo che quel genere di applicazioni non erano più legali in Cina, motivo per cui la loro presenza su App Store non era più cosa gradita.
RSF ha evidenziato che, stando alle clausole del servizio, sia Apple che GCBD possono avere accesso completo ai dati presenti nello spazio iCloud degli utenti cinesi e, dal momento che GCBD risulta essere un'azienda sotto stretto controllo del governo cinese, è chiaro che tutte le informazioni presenti nella rete possano essere facilmente esaminate dalle autorità al fine di trovare eventuale materiale compromettente.
Apple ha ovviamente promesso di non creare nessuna backdoor o masterkey che possa offrire un accesso privilegiato a queste informazioni da parte del governo, tuttavia potrebbe non essercene alcun bisogno. La transizione avverrà a partire dal 28 febbraio e non comporterà alcuna variazione dal punto di vista dell'esperienza utente, ma non per la sua privacy.
Commenti
Ma la apple non ha sovrascritto nessuna pratica "irresponsabile" dell'utilizzo del cloud, anzi tutt'altro dopo lo scoppio dello scandalo delle foto hard delle modelle che avevano password ridicole.
Anzi ha portato avanti una grossa campagna di sensibilizzazione in materia di sicurezza del suo cloud, e non è certo l'unica, anche MS che spinge tantissimo per l'integrazione di onedrive su windows e office, google che spinge tantissimo il suo cloud con l'integrazione con foto e tutti gli altri servizi che fornisce.
Il discorso sicurezza dipende dalla sensibilità delle persone, l'autenticazione a due fattori è fortemente consigliata da apple, come la doppia verifica da google, che invia anche rapporti mensili di sicurezza agli utenti.
Stessa cosa MS che consiglia l'utilizzo del touchID su iphone e doppia verifica tramite la sua app autenticator.
Con doppia verifica attiva, un minimo di attenzione ad usare password diverse su servizi diversi penso che i dati siano più sicuri che su una chiavetta che inevitabilmente dovresti portarti dietro per condividere il lavoro fra vari sistemi.
Qua non si tratta di chi ha paura e chi no. Qua si tratta di essere oggettivi nelle cose, e la sola cosa oggettiva è che se metti i tuoi dati online non ne hai più il controllo perché oggettivamente qualcuno, che non sei tu, in un modo o nell'altro vi può accedere. Il mio post iniziale infatti si riferiva a quella parte di utenza che ritiene, vivendo nell'ecosistema Apple e non in quello Google, di avere i dati protetti ed inviolabili, una cosa maturata da anni di propaganda Apple, che ha sovrascritto con la sua pubblicità il buonsenso delle persone. E facevo l'esempio di chi pensava di avere i dati al sicuro e poi postava i suoi ca22i e mazzi su FB, che per sua natura è un sito atto a farsi i fatti altrui. Tu dici che c'è differenza tra condividere online volutamente una cosa e farsela sottrarre a propria insaputa, io ti dico che quello che metti online, ovunque tu lo metta, è potenzialmente fruibile da chiunque, che tu lo voglia o meno. Se metto una foto su FB non è necessariamente vero che voglio la veda il mondo, magari voglio che la veda una cerchia ristretta di persone. Detto questo, ripeto, usa quel che ti pare e che ti è più comodo, ma smettiamola con tutte queste mine sul fatto di proteggere la propria privacy, perché la privacy non esiste più da almeno 20 anni.
Senti, cosa suggerisci allora?
ho il computer d'ufficio e uso anche il mio personale per lavoro, devo sincronizzare documenti che devono anche essere accessibili su smartphone.
Onedrive mi funziona benissimo su mac, windows e iphone, perchè mai dovrei non usarlo?
Di quale cavolo di sparatoria parli, a tecnologia è fatta per essere usata, se sei paranoico al punto da non usare nulla se no lo spauracchio dall'hacker ti ruba i noiosissimi documenti d'ufficio allora davvero facci tu in un eremo.
E come dire che indossi un giubbotto antiproiettile per tuffarsi in una sparatoria quando la scelta più sensata sarebbe non tuffarsi nella sparatoria. Chapeau
Grazie, molto gentile.
non pretendo niente, i miei dati sono sufficientemente alsicuro sul cloud, con password unica per ogni singolo servizio e doppia verifica attiva sempre su tutti i servizi.
Usa quel che ti pare, non pretendere però che i tuoi dati sensibili siano al sicuro se li carichi online. L'importante è essere consapevoli e saper distinguere quello che dice un'azienda per puro marketing dalla realtà dei fatti
E quindi devo andare a fare l’eremita o posso continuare ad usare onedrive?
Chi se ne fotte dei Cinesi, magari il governo da una bella sfoltita, son troppi.
Li in Cina Aranzulla sarebbe in galera da tempo ;)
Se è per questo neanche youtube esiste in cina e neanche Facebook.
A me è successo che si è rotto al centro commerciale ricomprato al volo dando indietro il mio vecchio tornato a casa sotto wifi, dopo mezz'ora avevo il telefono identico in tutto e per tutto al mio, prima che si rompesse, se facevo senza icloud o con un android ancora stavo rimettendo a posto il telefono.
Ma neanche a noi della tua quindi che lo scrivi a fare per spammare?
Ah AH Ah Ah Ma sei serio? :/
Scusami tutti glia altri dov'è che producono?
Veramente nell’articolo dice che altri servizi concorrenti non scendono a questi compromessi, quindi più che di leggi locali si tratta di ricatti vista la dimensione de mercato. I soldi sconfiggono gli ideali, anche se sei Apple
Partiamo dal presupposto che se metti i tuoi dati online, che sia su Facebook o su iCloud, non sono al sicuro. Mettendo i datu sul could cedi parte della sicurezza per avere dei servizi, che siano di Apple o di Google, cambia poco. Uno interessato ai tuoi dati non attacca di certo i server Apple, ti sfonda l'account di Facebook, o Amazon, o Disqus, da lì risale alla tua email, ti apre quella ed ha accesso a tutto quello che gli serve, perché c'è ignoranza informatica, spesso le password sono le stesse, l'autenticazione a 2 fattori la usa una piccola percentuale della massa. Del tuo iPhone, il Face ID, il secure enclave, se ne sbattono le palle. Se ci tieni cosi tanto alla tua privacy vai a fare l'eremita nei boschi, perché se vuoi vivere nel presente non hai idea di quanta gente ha in mano i tuoi dati sensibili o vi ha accesso, e nessun OS o hardware made in Cupertino può sopperire all'ignoranza dell'utente.
ROTFL
In Cina per i cittadini cinesi, non qui (sono loro che vogliono quel governo)
"Quelli non li ruba nessuno"
hai un bel coraggio a dirlo in questo articolo che dice espressamente che li hanno ceduti di fatto al governo cinese.
"Ma dati a chi e poi quali dati?"
fatti gli affari tuoi. spione.
Esatto. Peraltro parliamo di posti dove c'è la galera per chi suggerisce ad altri modi per bypassare il firewall nazionale.
poteva adeguarsi alle leggi, e nel contempo bloccare la sincronizzazione degli utenti, nonché dar loro la possibilità di cancellare i dati prima che finissero in Cina
Ma per favore...
Ma dati a chi e poi quali dati? Le foto del cappuccino e le chat di gruppo di wa?
quindi riassumendo, Apple vende un'enorme parte dei suoi utenti ed invece di cercare di proteggerli disabilitando di default il cloud (lasciando opt-in per chi vuole farsi spiare) fa finta di nulla.
Buono a sapersi.
Forse non cogli la sottile differenza fra lo spammare un selfie o una stories, elementi volutamente pubblicati dagli utenti, e la divulgazione di dati NON volontariamente divulgati dagli utenti.
Ripeto, Apple è americana, l’FBI è americana, Apple è parte integrante di tutta la vita democratica del suo paese ed ha un potere consistente considerando anche il PIL che smuove e i posti di lavoro (come ad esempio FIAT in Italia).
Può insomma far sentire forte il suo peso nelle decisioni politiche e opporsi alla stesura di leggi ingiuste se lo ritiene, come del resto potrebbe fare un qualsiasi cittadino americano nelle dovute proporzioni.
Apple sulle leggi cinesi NON HA VOCE IN CAPITOLO, può solo accettarle e basta.
Uscire dal mercato non è nemmeno lontanamente immaginabile come scelta.
È tanto complicato da comprendere?
D’altronde se anche la Chiesa ha ceduto alle richieste cinesi, mi stupirei che le industrie del business non lo facessero...
L’unica religione, direi
Ma non condivisone nativa con i software di terze parti e nemmeno collaborare, cose che sono uscite ultimamente
Ma office permette di condividere il lavoro da decenni ormai... manco questa è na novità!
Ovviamente non sono contenti. La privacy è il selling point principale, togli quello e resta un'azienda normale. Tanto vale comprato Oppo.
Parto dal presupposto che per me la protezione della privacy è una cagata che usa magistralmente Apple per abbindolare schiere di gente che non ho ancora ben capito cosa abbia da nascondere. In questo caso si è semplicemente omologata alle leggi vigenti nel paese in cui voleva vendere. Non ci fa una bella figura visto come si è sempre eretta a paladina della privacy, ma tant'è. In ultimo, vorrei solo aggiungere che, come al solito, la protezione più efficace per la propria privacy, se proprio qualcuno ci tiene davvero, viene prima di tutto da noi stessi. Gli utenti Apple che spammano selfie e stories 24/7 e poi infestato i forum sbeffeggiando Google perché ruba i dati dovrebbero essere rieducati a bastonate nelle gengive
È un mercato protezionista ed i risultati sono indubbiamente ottimi.
Per quanto non sia encomiabile c'è molto di peggio in giro.
:D
Pensavo parlasse della forma verbale
Dimmi, tu preferiresti vivere in Cina o Corea del Nord se fossi costretto a scegliere?
https://uploads.disquscdn.c...
E' scorretto per chi paga, non per chi incassa! cit.
Non gli basteranno per corrompere Gèsù Crìstò quando li spedirà all'inferno.
i produttori non vogliono che usi chiavette tue normali o wi-fi che siano perchè vogliono i tuoi dati, vogliono prenderti per le palle e tenertele strette con in ostaggio i 'tuoi' dati, mentre fra gli applausi dei fessi li passano ai regimi di mezzo mondo che li useranno per perseguitare chi non è allineato.
Ma siccome questa verità è troppo difficile da accettare "viva il cloud e scem0 chi non lo usa"
Quelli non li ruba nessuno, almeno negli ultimi 10 anni non è mai successo
li danno solo al giudice quando c’è un mandato di perquisizione
E la cosa bella due cloud è che crei file condivisi, al mio documento possono lavorarci molte altre persone nel momento in cui le invito
Ed io che ho detto con "Pecunia non olet"?? Ma poi mi si dice che "non è questo il caso"...
mettetevi d'accordo, almeno.
esatto: ed Apple fa la stessa cosa oggi, con le proporzioni del caso.
Eggià, per paura dell'ipotesi remota che mi rubino il device, mi faccio rubare con certezza tutti i dati ed il controllo sul mio device.
Astutissimo guarda!
Se stringi, il tuo discorso si riduce a: "che 2 balls portarsi sto coso appresso e doverlo attaccare co tutte le prese strane che ci sono". Il che è pure sacrosanto giusto e logico. E allora?
https://www.amazon. it/dp/B00ZCFYDLA/ref=asc_df_B00ZCFYDLA49975695/?tag=googshopit-21&creative=23390&creativeASIN=B00ZCFYDLA&linkCode=df0&hvdev=c&hvnetw=g&hvqmt=
Pennetta wireless, e non c'è più bisogno di prese strane. Basta il wifi.
Ma non è manco questo il punto.
Il punto è che il cloud non reinventa nulla. E' comodissimo, certo, lo uso pure io, con moderazione. Ma averci tuoi file in mano, letteralmente parlando, è tutta un altra cosa.
Perché è scorretto?
Molto meglio quello americano che spia tutti grazie a backdoor :D
Scusa perché dovrei portarmi dietro una chiavetta e continuare a passarla da un dispositivo all’altro, tagliare, copiare e incollare file ogni volta, essere attento a non perderla, portare gli adattatori per i dispositivi senza USB A
quando posso semplicemente dedicarmi al mio lavoro senza preoccuparmi di nulla?
Io scatto una foto dallo smartphone ora, un secondo dopo ce l’ho su tablet, computer, box tv, e smartwatch, senza toccare nulla
Posso anche modificarla e la modifica si sincronizza automaticamente ovunque
Se la elimino si elimina da tutti i dispositivi
Stessa cosa per
Video/editing
Note
Promemoria
Calendari
Progetti
Pdf
Documenti
Presentazioni
Password dei siti
Password delle reti
Accessori Bluetooth
Domotica
Attività sportiva
Contatti
Mappe/destinazioni
E tutte le impostazioni degli stessi programmi scaricati dagli store dei vari dispositivi
Il tutto senza fare alcun backup (che serve solo per salvare l’installato dei programmi terzi)
Puoi aver ragione sulla questione etica, ma qui non parliamo di una variazione della norma.
Per i cinesi è NORMALE avere il governo che si fa i beati c4zzi tuoi. È la legge. E succede su tutti i terminali che comprano.
Apple si è dovuta semplicemente adeguare alle leggi cinesi o in alternativa andarsene.
E sappiamo quanti soldi ci sono in ballo
Constato...