07 Novembre 2017
Annunciata nel mese di dicembre, Apple ha presentato il suo atto di appello nei confronti della decisione presa ad agosto dalla Commissione Europea, la quale aveva stabilito l'obbligo a carico della casa di Cupertino di rimborsare 13 miliardi di euro, in seguito alla presunta violazione della legislazione Europea in materia di tassazione. L'accusa configurava anche la presenza di aiuti di Stato da parte dell'Irlanda, pratica fortemente sanzionata dalla Commissione.
Nel suo atto di appello, che potete trovare qui in forma integrale, Apple ha messo in evidenza alcuni temi fondamentali che, stando ai legali della società di Cupertino, proverebbero un comportamento discriminatorio da parte della Commissione Europea, la quale avrebbe agito in maniera sommaria e incoerente. Come abbiamo visto negli articoli passati, tra i 14 punti esposti, Apple critica fortemente quella che sembra essere, a suo parere, una mossa mediatica, in grado di dare prestigio e visibilità alla Commissione, piuttosto che un'azione ragionata e basata sull'evidenza di un presunto reato.
La società di Cupertino chiede quindi la cancellazione della sentenza e il pagamento delle spese processuali sostenute. Non avendo le competenze giuridiche necessarie ad esaminare in maniera obiettiva il testo, ci limiteremo ad indicare i punti chiave che spingono Apple ad affermare che, quello della Commissione, sia un giudizio falsato dalla volontà di colpire a prescindere. Tutto ha origine da un presupposto fondamentale: la filiale irlandese di Apple viene considerata, erroneamente, come una società residente in Irlanda, piuttosto che come società straniera, come invece accade per numerosi concorrenti.
A partire da queste basi, i calcoli della Commissione Europea ignorano completamente i precedenti accordi tra Cupertino e il governo nazionale, applicano la tassazione sul profitto mondiale della società, già tassato dal governo statunitense a cui fa riferimento Apple, e valutano le condizioni economiche vantaggiose offerte dall'Irlanda come aiuti di stato. Inoltre, Apple lamenta il fatto di non aver avuto la possibilità di presentare tutte le prove in suo possesso e che le valutazioni dei pochi esperti ammessi alla discussione siano state del tutto ignorate. Tra gli altri punti, Apple contesta anche l'azione retroattività del provvedimento preso dalla Commissione, dal momento che gli accordi tra Cupertino e il governo irlandese risalgono ad un periodo precedente all'entrata in vigore delle normative europee contestate, violando i principi di certezza del diritto e di irretroattività.
Apple quindi passa al contrattacco; ora non ci resta che attendere la risposta della Commissione Europea ai 14 punti presentati da Cupertino. L'unico fatto certo è che si tratta di una situazione estremamente complicata. Il reale problema, infatti, non risiede nell'eventualità che Apple abbia infranto la legislazione irlandese, cosa alquanto improbabile dal momento che le condizioni vantaggiose, offerte dall'Irlanda ad Apple e altre società, permettono loro di pagare poco ed essere in regola, per cui non ci sarebbe alcun vantaggio nell'infrangerle.
La questione reale riguarda l'esistenza dei cosiddetti paradisi fiscali all'interno della Comunità, i quali permettono la creazione di questo genere di precedenti, ed è proprio in quella direzione che la Commissione dovrebbe guardare, piuttosto che puntare ad una pubblicità facile che la possa rendere più gradevole agli occhi dei cittadini europei, specialmente in periodi di forte tumulto come quello attuale.
Commenti
Su quello per carità, alzo le mani. Non me ne intendo minimamente.
Infatti verrete/verremo puniti tutti a momento opportuno, salvo quelli che si sono avvalsi della grazia.
Stilare un rapporto. La Bongiorno manco si sporca le mani per quello.
In Italia l'avvocato Bongiorno si fa pagare 800 euro l'ora, 1000 euro l'ora per essere il legale di apple in confronto sono niente
Non sono i termini giusti, ma va bene :D
potrei anche dire chi sbaglia paga....
eccolo il furbo! tu sei l'avvocato apple del blog di discus immagino
Apple e tutte le aziende hanno il diritto di avere la sede in nello stato che preferiscono e di pagare meno tasse possibili per le loro aziende, ma il problema è che l'Irlanda si comporta da paradiso fiscale, quando non dovrebbe esserlo, e questa storia deve finire.
L'UE deve creare un'aliquota europea per le multinazionali indipendentemente dal luogo dove risiedono.
La multa ad Apple serve a poco nel momento in cui non lavori sul vero problema europeo, tra l'altro Apple ha già eluso per altri 2 anni svariati miliardi di euro che non sono contemplati in quella multa (che considera gli anni dal 2003 al 2014) e continuerà a farlo in futuro, sia pagando la multa sia non pagandola.
Questo è il discorso generale.
Entrando nel merito della multa, Apple dovrà pagare le tasse arretrate quando sarà dimostrato che avrebbe ricevuto un trattamento di favore rispetto alle altre multinazionali con sede a Dublino.
Il tifo per la multa o contro la multa, per Apple o contro Apple è fine a se stesso, qualsiasi azienda a scopo di lucro mette i propri interessi davanti a quelli degli altri, altrimenti non esisterebbe più
Proprio per questo dico di multare tutti e due, cosi l'Irlanda la smette con questo paradiso fiscale e Apple ci penserà ben due volte prima di fare la furba pagando le tasse solo lì.
si è anche vero questo, ma credo che gli contestino una sorta di complicità
siamo circa 500 milioni di abitanti europei, quindi si sono fottuti circa 26 euro per ogni abitante, quindi apple alla mia famiglia siamo in 6 ci ha eluso 156 euro, i me coioni, che ladrazzi, quindi posso entrare in apple store e prendermi le cuffie a gratis? loro lavorano cosi?
Nel momento in cui multano l'Irlanda di decine di miliardi, questa deve iniziare a riscuotere le tasse per non perderli.
Ma facendo pagare la multa ad Apple non cambieranno nulla, tutte le migliaia di multinazionali continueranno ad eludere il fisco in Irlanda
Scusa, cosa c'entra questo commento?
E se invece multassero tutti e due? Apple é tutto tranne innocente...
Perché giustamente non sono un blog di economia.
Si ma una cosa sono spicci ,un'altra e ad esempio chiedere un prestito di 600 milioni e non restituirlo
PAGAH
Ma si usiamo termini a caso :D
Tanto, dirai tu, questa mandra di cogIioni che commentano a caso non noteranno proprio il mio commento :D
Letti i vari post, l'unica cosa che mi sento di scrivere è: Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra.
Elusori lo siete, lo siamo, tutti. Dal primo all'ultimo essere umano sulla terra.
Il problema non sono tanto i singoli 13 miliardi che Apple deve sborsare, quanto l'esistenza di questa possibilità data dai "paradisi fiscali". Tutto il mondo è paese, l'EU è un castello di carte costruito sulla sabbia e nulla di più. Altrimenti col cazz0 che stavano a guardare queste situazioni di favoritismo che ricadono negativamente su tutti gli altri Stati dell'Unione (Italia, Francia, etc).
Il punto è che la cosa non è legale...
L'UE deve multare di 10-20-30 miliardi l'Irlanda (tutti i soldi che non ha riscosso dalle multinazionali Apple-Google-Amazon-Facebook-Microsoft-Starbucks-Airbnb-Dropbox-Intel-IBM-Cisco-SAP-Oracle etc. che hanno sede a Dublino) per comportamento anticoncorrenziale.
Solo così l'Irlanda sarà costretta riscuotere le tasse dalle multinazionali (altrimenti va in crisi) e in questo modo parte di quei soldi andranno agli altri Stati membri.
Se l'UE multa le multinazionali, l'Irlanda le difende con tutti i suoi poteri e non cambia nulla
Deve pagare l'Irlanda che sta truffando tutti gli stati europei, che riscuote pochissime tasse, e che grazie alle sedi di tutte le multinazionali presenti sul suo territorio si arricchisce impoverendo gli Stati membri dell'UE.
Se l'UE multa l'Irlanda questa è costretta a riscuotere le tasse da Apple & Co, se invece multano Apple&Co non succederà mai nulla
"""""Ma cosa ce ne fotte a noi, domani mi vado a prendere l'iPhone 10 perchè io so più figo, ciao povery!!1!1!!!!"""""
Apple e' un fenomeno nell'elusione fiscale ma stavolta qualcosa ha sbagliato e se continua a protestare non fa una bella figura! Quindi facesse un saldo a stralcio e con 5-6 miliardi chiude questa storia! Ha 190 miliardi di liquidita' quindi per cortesia si sta ridicolizzando e sta alzando troppo polverone..poi deve uscire pure l aifon 8 che costera 1000 euro e dicono vendera 7368927393 mila milioni di pezzi quindi fara' qualche trilioni di euro
E' un accordo tra DUE parti, entrambe sono colpevoli. Sbagliato anche l'esempio del "se taci diventi ugualmente complice", Apple ha avuto un ruolo attivo. Sbagliato anche parlare di "elusione", gli aiuti di stato (accordo che prevedeva tassazione allo 0,5%, ovvero nulla a che vedere nemmeno con il regime fiscale irlandese) in Europa non sono legali.
Ripeto la lealtà, l'onestà, l'umanità, la coscienza purtroppo non esistono quando si parla di affari.
Mi potrai dire che bisognerebbe regolamentare il mercato a livello globale per renderlo più equo, solidale e sostenibile su questo senza ombra di dubbio ti darei ragione perché ormai si è dimostrato che così non si può più andare avanti.
Al contrario, se tu non ne sei consapevole no, ma se ne sei consapevole oh che si che sei colpevole...
È proprio questo il punto...
E non mi venire a dire che la Apple se n'è andata in Irlanda così tanto per, era CONSAPEVOLE di tali agevolazioni ed ha SCELTO quel paese proprio per questo, quindi ha ACCETTATO pur essendo a conoscenza = colpevole...
E guarda che competizione vuol dire anche lealtà nella stessa, non che fai come ti pare pur di affondare l'altro...
Se avesse chiesto delucidazioni all'UE di tali agevolazioni A PRIORI e la stessa UE avesse risposto picche, allora mizzeca se la Apple ha ragione, ma non lo ha fatto per OVVI MOTIVI...
Si mi dispiace, la Apple è UGUALMENTE colpevole, poiché è un'azienda, e se trovi cose strane SEI OBBLIGATO a comunicarle, non sei un utente ignaro, sei un'azienda cui ha scelto DELIBERATAMENTE quel paese per quel dato motivo, ergo consapevole = colpevole
Stai scherzando, tu che acquisti ad un prezzo più basso non sei per nulla complice. La colpa è esclusivamente di chi te l'ha venduto a quel prezzo.
Poi come fate a parlare di umanità o di coscienza, sono qualità che si applicano all'individuo non a multinazionali che devono competere all'interno di un mercato globale sempre più spietato e competitivo.
Avete una visione distorta delle cose.
Non c'entrano nulla gli avvocati, qui c'entra il fatto di essere coscienti e di UGUALMENTE partecipare...
Lo capisci si o no?
Guarda ti posso fare un esempio pratico personale:
- rammenti quando acquistai l'LG Watch Urbane 2nd Edition a 300€ in negozio da mediaworld?
Bene io HO CHIESTO PRIMA DI ACQUISTARE il prodotto come mai avesse un tale prezzo, poiché nei negozi circostanti era venduto a 500€, questa sarebbe concorrenza sleale cui ANCHE IO avrei partecipato per l'acquisto a quel prezzo...
La loro risposta è stata che era un prodotto esposto e che era il fondo di magazzino, cioè l'ultimo rimasto, quindi UN ECCEZIONE NON LA REGOLA che permetteva di poter acquistare quel prodotto in quelle condizioni (infatti eravamo tutti rimasti stupiti del prezzo).
Se io invece me ne sbattevo e rimanevo indifferente (vedi Apple in questo caso sul caso Irlanda), ero UGUALMENTE sanzionabile come Mediaworld che avesse applicato tale prezzo che EQUIVALE a concorrenza sleale, ergo ad essere complice.
Morale della favola:
- se Apple avesse chiesto a priori come mai di tali agevolazioni CONSAPEVOLMENTE invece di fare l'indiano perché conveniva a loro, ora non saremmo qua a discutere...
Vedremo se sarà sanzionata. Intanto l'Irlanda spende milioni di euro tra avvocati e spese legali per difendere Apple.
www . iphoneitalia. com/631796/governo-irlandese-speso-altri-440mila-dollari-difendere-apple
La grande assente qui è l'Unione Europea che di unione ha ben poco.
Ergo se non è giusto tu azienda ne sei consapevole a priori, quindi se hai accettato sei ugualmente colpevole poiché complice, di conseguenza sanzionabile...
Ma perché stiamo discutendo?
Non sto dicendo che sia giusto. L'ho forse detto.
Non è giusto soprattutto il comportamento dell'Irlanda nei confronti degli altri Stati membri dell'Unione Europea e nei confronti delle leggi vigenti in materia fiscale.
Questo non vuol dire che se una cosa non è corretta e si partecipa che il fatto non sussiste perché è un'azienda che fa i suoi interessi ergo che sia giusta...
Se ne partecipi a questo fattore ne sei complice ed ugualmente sanzionabile...
Guardati lo spot "un nodo blu" con Ambra Angiolini e ne capirai il concetto, anche se il contesto è diverso (passa pure in questo periodo in TV)
Ma va Apple è un'azienda privata e fa i suoi interessi come tutte le altre multinazionali che vendono qui in Europa. leggiti la lista di Marioz.
Entrambi, perché se la cosa non è corretta a priori e tu l'accetti ne diventi complice, un po' come il fatto che se taci ne diventi ugualmente complice
Qui la maggiore colpevole di tutta la vicenda è l'Irlanda non Apple. Questo è il punto.
quindi se esiste un "accordo sottobanco" andrebbero anche indagati per corruzione
Se questo porta ad una concorrenza sleale si, dev'essere sanzionata.
I paesi che possono avere detrazioni fiscali, agevolazioni e via dicendo, son quelli in caso di necessita (vedi per esempio sviluppo economico/sociale), al di là di questi fattori di necessità è giusto che ci sia equità, altrimenti si, devi rallentare, poiché se in una strada piena di gente c'è più possibilità di causare un incidente ed è più prudente rallentare (e c'è persino nel codice della strada in Italia tale menzione, non è perché se un limite è 50 che rimane tale se le condizioni di sicurezza non lo consentono)
Che senso ha parlare di correttezza?! Se è legale la cosa non può essere sanzionata, punto!
È come se tu in una strada con molta gente ai lati fai i 50 col limite dei 50.
Sarebbe corretto andare un po' più piano, ma avresti piacere di essere multato perchè in teoria sarebbe corretto rallentare?
Caccia li sordi, perché lo sapevate entrambe che è una cosa non corretta anche se legale, se non ve ne frega nulla della correttezza e giusto che veniate sanzionate entrambe, sia l'Irlanda che la Apple.
E poi parlate di discriminazione? Ma se siete i primi che la state applicando verso le tasse europee, cioè discriminate gli altri paesi ove la tassazione è più corretta, quindi?
Basterebbe boicottare certi prodotti. Lo si fa - vantandonese ovunque - con Mediaworld, i cosmetici della Trump, la pasta Barilla.
Ma si sa dove arriva l'intelletto medio.
Dov'è Paolo Giulio?
Eccolo il solito pippone.
Dovresti prendertela più con l'Irlanda che ha permesso tutto ciò e continua a difendere Apple nelle aule dei tribunali, contro ogni normativa europea in materia fiscale.
www . iphoneitalia. com/631796/governo-irlandese-speso-altri-440mila-dollari-difendere-apple
Ma di che stiamo parlando...
Cosa sono 13 miliardi per apple se vuole si compra l'italia con tutti gli italioti
io indagherei se cè anche corruzzione in quei posti
Guarda che l'Irlanda non è un paradiso fiscale, ha una aliquota bassa di suo (mi sembra sul 12%) in Italia è del 27,5 e questo di per se non è illegale. È illegale invece accordarsi per un'aliquota diversa come Apple e Irlanda hanno fatto (0,5%) a discapito delle altre aziende Irlandesi ed Europee...
perchè dovrebbe andare via dall'Irlanda? se è per pagare meno tasse allroa ti posso dire che in un mondo ideale ci sarebbe un accordo tra le varie nazioni per evitare questi problemi e quindi se Apple, Google o chi per loro vuole esistere paga le tasse e basta. Il fatto che una cosa come l'elusione fiscale sia legale non implica che sia etica
E l'UE gle lo ha lasciato fare per tipo 10 anni, a lei e tutte le multinazionali americane... E si accorge del buco di legislazione proprio in questi ultimi mesi dove è evidente che vogliano fare la voce grossa con gli americani (vedi tutte le altre pratiche aperte)...sisi, la sai quella dell'asino che vola?