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MacBook Pro 2012: primo aggiornamento software già rilasciato

12 Giugno 2012 15


Rilasciato in tempi record, il primo aggiornamento software dedicato ai nuovi MacBook Pro è stato distribuito a poche ore di distanza dall'introduzione dei nuovi notebook Apple. L'aggiornamento, destinato ai neo-possessori di uno dei nuovi MacBook Pro introduce le seguenti novità:

Migliora la stabilità del sottosistema grafico, il supporto al display esterno ed alle porte USB 3.0

Non sappiamo quanti utenti siano già riusciti ad entrare in possesso di uno dei nuovi MacBook Pro, ma i fortunati acquirenti potranno sin da subito ottenere performance ancora più brillanti nei comparti appena illustrati utilizzando il Software Upadate 1.0. A giudicare dal "peso" dell'aggiornamento, che e formato da un file da 1.06 GB, si tratta di modifiche piuttosto consistenti. Per ulteriori informazioni e per procedere al download vi rimandiamo al sito ufficiale di Apple.

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Commenti

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deltari

credo che i competitor rimarranno gli ultrabook, anche perchè la strada delle grandi risoluzioni in monitor di piccole dimensioni non è una novità, già 10 anni fa Philips produceva CRT con risoluzioni 1990x1440, ma come vedi nessuno a mai riposto grande interesse nella cosa. Già lo zenbook si dimostra un prodotto interessante è che con qualche accorgimento potrebbe essere un valido concorrente.

theadam

Credo anch'io che venderà grosse cifre, il punto interrogativo è su cosa farà la concorrenza. Se questo dovesse avere un impatto simile a quello che ebbe la gamma air prevedo una rincorsa anche in questo segmento

deltari

Be credo che aziende come Foxconn riescano ad essere molto flessibili soprattutto al variare delle necessità del cliente, naturalmente a discapito dei lavoratori (cinesi o brasiliani che siano) che si ritroverebbero a lavorare a marcie forzate, ma viste certe news non lo ritengo improbabile, comunque staremo a vedere, al di là di qualsiasi ipotesi si preannuncia il solito successo di vendite alla faccia della crisi internazionale.

theadam

il problema potrebbe essere risolto con magazzini di semilavorati, ma è una soluzione terribile dal punto di vista economico, leggasi anche morte del just in time. Se i costi dello stoccaggio sono a carico degli assemblatori, che vengono pagati alla consegna, per questi equivale a immobilizzare milioni di euro e perderci. Lavorare su ordinazione si può fare ma non nel caso di prodotti a tiratura così elevata.
per i ritardi di consegna sarà un bel problema o ci sono problemi in sede di produzione o la domanda iniziale è stata sottovalutata, in ambo i casi cadranno delle teste!

deltari

Allora, la devi smettere di dire stupidaggini che non stanno ne in cielo ne in terra trollone apple fan e bimbo-organosessualemaschile che non sei altro........scusa, io ci ho provato ad insultare, spero che basti ;-)

Ora un pò di antipatia......hai letto l'articolo che parla delle consegne dei retina ritardate e ormai salite a 4 settimane? ;-)

Comunque capisco perfettamente il tuo punto di vista, riaprire scatole di prodotti pronti per la vendita non è il massimo, ma da quel che leggo oggigiorno molte aziende evitano di avere il prodotto finito pronto per la vendita (solo da spedire) prima di ottenere i primi ordini, anche se per quel che ne so non è il caso di Apple.

theadam

il problema non è il tempo di scrittura dell'immagine, è quello che viene prima e dopo e non è di natura informatica ma logistica. Dover rimaneggiare più volte un prodotto è il dramma di ogni produzione moderna e snella e quindi lo evitano come si evita la peste e penso che sia fatto certo che il software sia stato ultimato, come da programma, dopo che è stata avviata la produzione hardware. Sarebbe antieconomico non portare avanti lo sviluppo in parallelo alla produzione hardware e far avvicendare le fasi a cascata, riassumendo il tutto è concurrent engineering.
L'upgrade immediato post immissione sul mercato credo sia dettato da una precisa scelta di avere time to market ridottissimi, ma soprattutto avere prodotti disponibili immediatamente dopo l'annuncio.
Presumo inoltre che scegliere di aggiornare prima di vendere o sarebbe stato troppo esoso o semplicemente avrebbe dovuto far slittare la produzione e consegne, scelte non in linea alla volontà di monetizzare subito con il prodotto.
Mi compiaccio del dibattito educato e composto, incredibile che in questo sia stato possibile in questo blog! Insultiamoci un po' prima che l'admin ci banni per assenza di flame

deltari

Grazie mille per le spiegazioni, non è colpa tua, ma abbi pazienza sono un pò vecchio e ci metto un pò a capire.
Diciamo in linea di massima che posso capire il tuo discorso, anche se obbietto il fatto relativo all'upgrade in loco, in caso di macchine nuove non si fa nessun upgrade, semplicemente si cancella il disco e si ricopia su la nuova immagine, un lavoro che ti assicuro dura non più di 15 minuti su macchine datate e che necessita solo di un lettore cd o chiave usb.

Diciamo che il mio punto di vista è più legato al fatto che aziende importanti come Apple hanno dei progetti ben pianificati, come qualsiasi azienda in cui ho lavorato, ti assicuro che prima di decidere un qualsiasi cambiamento passano settimane, e mi pare inverosimile che Apple non abbia tenuto conto del fatto che avrebbero rilasciato in un periodo così ravvicinato un system update e il loro nuovo prodotto di punta, trovo più facile credere che ci sia stato qualche problema dell'ultimo minuto che non hanno potuto aggiustare prima del rilascio ufficiale.

Il fatto che tu abbia appena ricevuto un aggiornamento di 500 mb invece, mi fa capire che tornando a casa avrò altro lavoro da fare!!!!!!!!!

Per quel che riguarda le attuali richieste di spazio dei sistemi operativi non posso che darti ragione, ormai la "vera" ottimizzazione è morta anche in virtù del fatto che oggigiorno si preferisce giocare a chi ha l'HD più grande, ma la mancanza di ottimizzazione ha creato diverse problematiche in campi come quello dei backup, ma che sono state da stimolo anche alla creazione di soluzioni intelligenti come le snapshot.

Insomma, capisco che siamo d'accordo sull'eccessiva grandezza di questi update, poi per quel che riguarda la motivazione che ha portato Apple al rilasciarlo dopo la presentazione dei portatili probabilmente rimarrà un mistero ;)

theadam

Forse non mi sono spiegato bene anche questa volta: se una macchina fosse stata prodotta prima del 9 maggio avrebbe avuto installato os x 10.7.3, per portarla a os x 10.7.4 si sarebbe dovuto andare a prelevarla in magazzino installarla e rimetterla a magazzino. Tempi e costi ben superiori a 5 minuti. Se poi consideriamo che magari una volta assemblate vengono spedite a magazzini intermedi già all'altro capo del mondo dubito che in loco abbiano le risorse per fare un upgrade. Considerando poi che software come Final Cut iPhoto o Aperture con risoluzione rifinita saranno usciti dalla fase di beta nelle ultime settimane l'aggiornamento si rendeva necessario.
Il mio macbook pro late 2008 ha ricevuto un aggiornamento da 500 mb proprio dopo il rilascio di questi mac ed era stato aggiornato a maggio e in svariate altre occasioni per le falle di sicurezza e per la compatibilità.

Per build non intendevo una major release come Leopard, Snow Leopard, ma semplicemente un aggiornamento ad esempio da 10.4.3 a 10.4.4

La mia opinione è che ormai le dimensioni che occupa il sistema operativo su questi dispositivi è un fattore che sta venendo sempre più ignorato, per capirci anche in questi blog pieni di troll non ho più letto flame per le mastodontiche dimensioni di Os x o Win 7 che ormai sfiorano se non sforano i 20 gb su disco. E per gli aggiornamenti pure in un paese sgangherato come l'Italia, che ha connessioni decisamente lente, pacchetti così sostanziosi non destano malumori ne in fase di download ne in fase di installazione. L'unico ambito in cui potrebbe essere ancora un fattore da considerare è su quei dispositivi che usano ssd dal taglio ridotto, ma il veloce calo di prezzi a cui stanno andando in contro lo minimizzano.
Ovviamente l'esperienza con questi pc è diametralmente opposta all'ambito business in cui operi e me ne rendo conto

deltari

Ottimi punti theadam,
vorrei prima di tutto specificare che non ho mai inteso dire che Apple ha voluto "scaricare" sulle spalle degli utenti il processo di update, ma semplicemente che probabilmente sono arrivati in ritardo rispetto alla data di presentazione e commercializzazione percui non avrebbero potuto fare in altro modo.

Ecco ora le mie due obbiezioni ;-) (partita a tennis):

1 generalmente un update per l'utente costa il tempo del download oltre che il tempo del vero e proprio update, mentre per chi produce in serie generalmente significa cambiare solo l'iso precaricata, cosa che fanno ormai tutte le aziende, nessuno sta più li ad aggiornare computer per computer, ma fatta un iso del sistema operativo la si copia su tutti gli altri, cosa che per l'it interno di una qualsiasi azienda vuol dire 15 minuti di tempo, per una catena di montaggio come quella Apple molto di meno.

2 e questo è un consiglio da sistemista a sistemista, MAI e poi MAI confondere un software update con un upgrade di release, sono cose molto diverse e che richiedono un impiego di risorse ben differente.
Passare da Snow Leopard a Lion comporta l'utilizzo dell'iso completa di Lion (oltre i 4 gb), ma qui si parla di software, quindi di componenti, quindi di una "piccola" parte dell'intero OS e il fatto che arrivi ad un giga non è cosa da tutti i giorni (ho detto che non ho mai usato osx server, ma la mia ragazza è una fotoritoccatrice percui ho dovuto combattere con Mac os Tiger, Leopard, Snow Leopard e Lion, sia sul suo macbookpro che sul macpro)

Vediamola un pò più semplicemente, da sistemista a sistemista, i clienti in cui vado pianificano tutti un aggiornamento dei sistemi operativi mensile, è comunque mai superiore al centinaio di mega, se dovessi proporre loro un aggiornamento di 1 giga per ogni server verrei scaraventato fuori dalla finestra senza nemmeno accorgermente ;-)

theadam

allora io scrivo da aspirante candidato ad entrare nel mondo sistemico informatico e da utente apple di medio corso e affermo due cose:
la prima è di natura più produttiva-logistaica e non escludo che Apple abbia voluto scaricare a valle sugli utenti il tempo e le azioni necessarie per aggiornare i dispositivi. Se per un singolo utente un aggiornamento anche corposo non porta via molto tempo e risorse in azienda ripetere la procedura su un vasto lotto è un costo non indifferente
la seconda è frutto della mia piccola esperienza da utente e affermo che aggiornamenti così corposi non sono poi così sporadici per os x, normalmente un upgrade di build si aggira sempre fra i 500mb e 1gb e non è da escludere che tali macchine siano state messe in produzione prima del rilascio di os x 10.7.4 che è stato nella prima metà di maggio

deltari

Grazie mille per la spiegazione, in effetti ora è più chiaro, magari potevo arrivarci anch'io ma grazie comunque. Direi che però siamo comunque in disaccordo sulla natura dell'aggiornamento, faccio il consulente informatico nel campo sistemistico da 15/20 anni e ti assicuro che 1gb di update l'ho visto ratramente (naturalmente parlo di sistemi windows o linux, mac server non l'ho mai usato) e generalmente si trattava dei così detti service pack di windows the racchiudono 1 o più anni di patch rilasciate.
Capisco la tua idea legata al modellare, ma considerata la scarsa utenza che avrà per ora questo mac e il fatto che anche dopo feedback degli utenti è necessario un pò di tempo per creare un pacchetto di aggiornamento anche di pochi mega, mi ritrovo comunque a pensare che la Apple non abbia fatto in tempo ad installare l'update prima della vendita.
Voglio solo aggiungere/specificare che il mio non è un post che vuole denigrare il lavoro di Apple, dopotutto chiunque nel campo ha i sui brutti ricordi rispetto alle presentazioni di nuovi software (vedi le famose schermate blu di windows), ma è solo un punto di vista.

theadam

io ho buttato la un mese ma potrebbe essere di più come di meno. il punto che forse non ho reso chiaro è che lo sviluppo del software è continuo e si fa più consistente proprio dopo che il prodotto è uscito dalla fase prototipale ed entra in quella definitiva da produrre. Se i primi pezzi definitivi sono stati prodotti un mese prima o più(tiro un po' ad indovinare) dalla data di rilascio e messi a magazzino è naturale pensare che questi non abbiano installato il software definitivo e rifinito che è stato sviluppato e compilato su macchine definitive proprio nel tempo che intercorre tra data di produzione e immissione sul mercato. Credo che la prerogativa prima sia definire una base hardware e poi modellarci sopra il software, da qui il corposo aggiornamento

deltari

scusami theadmin, ma sinceramente non capisco il nesso, sono in linea di produzione per la vendita, ma questo come si collega ai test fatti dal reparto che si occupa del software su hardware già esistente? un aggiornamento di 1gb è praticamente 1/6 di systema operativo (questa è un pò sparata, non conosco le effettive dimensioni di lion instalalto).

theadam

considerando che saranno in linea di produzione e stoccaggio da almeno un mese per poter avere abbastanza scorte per renderli subito disponibili mi pare normale che l'aggiornamento sia corposo

deltari

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