L'ex CEO di Google Eric Schmidt, ora divenuto presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda, ha elogiato in una sua recente dichiarazione l'operato dell'amico Steve Jobs definendo la sua condotta come CEO di Apple la migliore degli ultimi 50 anni, forse anche 100!

Eric Schmidt, oltre ad essere stato e continuare ad essere una figura importante all'interno di Google Inc., ha fatto parte anche del consiglio di amministrazione di Apple fino a soli due anni fa, quando, a causa di un evidente conflitto di interessi tra le due aziende, ha deciso di allontanarsi da Cupertino. La concorrenza tra i prodotti Android-based e Apple in quegli anni iniziò a diventare sempre più "violenta", sia sul campo delle vendite che su quello legale. Proprio per questo motivo, molti considerarono rotta l'amicizia tra i due CEO, eppure pochi giorni dopo Gizmodo li immortalò in una fotografia mentre sorseggiavano insieme un drink seduti in un bar di Palo Alto.

Negli anni successivi non sono mancati interventi a gamba tesa di Schmidt contro l'azienda concorrente, eppure la stima reciproca tra i due personaggi non sembra essere svanita per queste futili controversie, come dimostrano inoltre le parole di Schmidt rilasciate ai giornali svizzeri ad inizio anno. L'ex CEO di Google, durante il recente evento Dreamforce '11 di SalesForce, dedicato come sempre alle tecnologie cloud, ha dichiarato che Steve Jobs, che da poco ha lasciato il posto da CEO al compagno Tim Cook, ha raggiunto "le migliori prestazioni da CEO degli ultimi 50 anni, forse 100". Ha continuato precisando che a Steve non va attribuito solamente il merito di aver creato una fiorente industria elettronica nel lontano 1976, ma di averla trasformata in una potenza commerciale internazionale in continua crescita dopo il suo ritorno alla guida dell'Apple Inc. nel 1996.

I giornalisti di Macnn hanno "punzecchiato" Schmidt proponendogli un confronto tra "i due Steve", Jobs di Apple e Ballmer di Microsoft: naturalmente l'intervistato non si è sbilanciato troppo e ha schivato la domanda riferendosi ad alcune imprecisate "differenze nell'abilità".