26 Maggio 2018
Dopo il successo riscontrato da iPhone 4 e iPad 2 (e dalle rispettive CPU ARM A4 e A5) in termini di prestazioni, subito si sono diffuse sul web delle voci che vedrebbero nelle intenzioni di Apple la migrazione da Intel ad ARM per ciò che riguarda le CPU dei prossimi Mac, sia desktop che portatili: notizia non smentita, tra l'altro, dall'Ultrabook director di Intel, Greg Welch.
Le ottime prestazioni fatte registrare dalla famiglia A di processori ARM di Apple sui nuovi dispositivi mobili della casa di Cupertino come iPhone 4 e iPad 2 sembra abbiano convinto la società guidata da Steve Jobs a migrare verso questa architettura ed equipaggiare, quindi, non soltanto smartphone e tablet, ma anche tutti i MacBook (e, probabilmente, anche i Mac desktop) con processori ARM, abbandonando, di fatto, la partnership con Intel.
Sebbene questi siano soltanto dei rumors, Intel, tramite il direttore della divisione Ultrabook, Greg Welch, ha fatto sapere di ritenere il possibile passaggio di Apple dai processori Intel a quelli ARM una vera e propria minaccia per i propri profitti. Non per questo, però, Intel si dà per vinta, anzi.
Proprio Welch, infatti, ha affermato: "Abbiamo sentito anche noi gli stessi rumors, e sarebbe davvero stupido da parte nostra far finta di niente. Cerchiamo di innovarci continuamente in modo che Apple possa continuare a guardare a noi come fornitore."
Insomma, una paura non troppo velata, giustificata anche dal fatto che l'accoppiata software-hardware nei nuovi dispositivi Apple ha funzionato a meraviglia, soddisfacendo appieno le aspettative dei progettisti e motivando ancora di più l'azienda di Cupertino ad investire la propria ricerca e il proprio sviluppo nella famiglia di chip A.
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